venerdì 18 luglio 2008

Piccoli trattati dei nichilismi - abstract#1




Il niente dell’uno, ineffabile per eccesso.

Il niente della materia ineffabile per difetto; viceversa.

Il niente assurdo dell’uno, il niente assurdo degli altri dall’uno, il tutto degli intelligibili, delle forme delle copie, delle materie, il tutto dei fenomeni esemplari idest archetipi, il tutto dei simulacri e delle copie, in sperimentazioni aporetiche delle funzioni del silenzio, nel commento di damascio al parmenide, quando avvolge la totalità è limite, avvolta essa è infinita, ciò che in essa vi è di infinito è il sempre, dei principi primi xiv, europa ovunque lo stesso senso di ozio indefinito come altrove lo è il lavoro, un riferimento anche alla presunta crisi del romanzo, a cose scomparse da un pezzo, il romanzo, la crisi - affare piuttosto di cariti, chimere, ninfe, unicorni - anaximander, le cose fuori da cui..., comunque fuori…sarà occorso l’avervi fatto ritorno… quale messaggio… la lettura heideggeriana, viziata da causalismi scolastici, le cose da cui - separati che cercano di congiungersi, così Artaud lesse tragicommedie sessuali di un cosiddetto stare in un cosiddetto mondo