mercoledì 7 luglio 2010

cut-up agency



carmina vel coelo possunt deducere lunam,quali ombre,che fantasmi,quali carni e che pelli si trasfigurassero nel controluce azzurrato ed in cilestrine trasparenze,un succedersi di domande l'amore è felicità di parlare,nel dileguarsi di una scrittura nell' hinterland fra il fisico ed il mentale quali si distendessero e rotolassero troie nella più irraggiungibile delle zone poi ancora più in là e più in dentro dove è la luce a reiterare le figure fosse quasi il fiammeggiare di una pelle la corona delle montagne remota per vetrate e inferriate lo sguardo solo ad abbracciarla anch'essa la voce là dentro di te e anche dentro quale amore traboccasse birrra d'oro dai calici del lied di schubert nel mutarsi di sestina in palinsesto in quel che ne siano il sogno la morte tutt'altro una mappa solum nella sua mente,di un mondo dove avrebbe potuto fuggire una terra per le immagini- poiché la poesia, è volersi liberare dai vincoli del concetto e dei fantasmi,se necessarioella si scrive da sè,si tuit lo plor,se tace il pianto e cessano pavide trepidazioni allor s'odono i sonagli della fatina,gatti che sono miracoli e telefoni,exlibris zhuangzi,il secondo di numerosi.tornare subito,infinitamente le dico vieni ed infinitamente ella viene,fra il nero ed il verde ne schizza fuori luce del tamilnadu un biancore indefinibile null'altro che il favore delle tenebre alla frontiera di nulla così buonissima e spaventata-la dedicatoria è: La scrittura ha bisogno d’incontrare ciò che combatte, non in un’idea, in una semplice idea, come in filosofia, ma nella vita che s’insinua nelle esperienze più intime… ? sirventese dei vestitini a occhi di angelo e mani disabilitate al mondo,queste pagine di frasi che arrivano dopo il futuro,uno spiegone e che tu ci sei.Ogni scompiglio di memoria è un evento di scrittura. lo studio sistematico, per dare sempre più rigorosa coerenza alle norme delle evoluzioni fonetiche, nulla può dirci delle reali origini e degli sviluppi delle voci antiche Vi sono parole fatte fluitare dalle onde di secoli remoti; giungono intatte sino a noi, ma non si possono accogliere solo col suono delle loro sillabe, occorre auscultarle acutamente per sentirvi dentro il loro segreto, come in una conchiglia si ascolta l'eco di oceani abissali. una mappa-cartina post asia,portare addirittura alla città nascosta-antipunti di riferimento:per ogni segno una cecità -tanta lotta terrena non è che illusione,la terra come superficie immaginaria.oscurare la propria luce così da camminare tranquilli.