sabato 31 luglio 2010
abstract da flarfconversation con dettagli biografici e tranches de vie,feuilleton altra storia
Pubblicato da riccardo cavallo
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editing per didascalie iconografiche,coming soon
Pubblicato da riccardo cavallo
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giovedì 29 luglio 2010
protocolli critici per asemic ghostwriting
Pubblicato da riccardo cavallo
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foffof: text || Peter Ganick
foffof: text Peter Ganick: "copiousness offline through stumble ceiling rarity trait valley torus thensome mob strut name chase thoughtful reversing caliper stucco than..."
martedì 27 luglio 2010
asemic writing,vispos
http://http//weeimage.blogspot.com/2010/07/asemicartagloria.html
http://http//weeimage.blogspot.com/2010/06/asemic-satzenschriftfrom-asemic.html
Pubblicato da riccardo cavallo
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lunedì 26 luglio 2010
domenica 25 luglio 2010
sabato 24 luglio 2010
venerdì 23 luglio 2010
giovedì 22 luglio 2010
lunedì 19 luglio 2010
uh wook pie treasure
==== remind I spit on my answers eyes dot sun disc moon i fork papers listed love my you see this you're I also them fly random you the hies drummer healthy was out me as reverse tears during burn i run past closing the trees leaves... Passages Ping! His burning hair i ears face fear of wales squeezing the taped belt her wounds line white this was tongue and watched to spread the buckle more Funk you_ my while Also acrossing ====
Pubblicato da Anonimo
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sirventese della violetta
Pubblicato da riccardo cavallo
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sabato 17 luglio 2010
domenico olivero-recit
formiche cercava di recuperarne porzioni di alimentazione. Sul loro tragitto il
difficile veniva, dopo aver raccolto macerie di cibo, nel superare una massa
corporea aggrovigliato da lacci di cuoio, che lentamente sussultava. Oltre
finiva il pavimento di marmo per aprirsi un prato e poco più in là, sul bordo
di una pavimentazione sotto una potente moto, un fessura, l’ agognata tana.
Antro oscuro di vita e di protezione, luogo in cui ogni cosa aveva un suo
rigoroso ordine e una immutata strategie ancestrale. Qui lentamente si
consumava il tempo e non c’era passato o futuro, tutto era attuale. Come l’
attimo in cui la mela, andando di traverso aveva quasi soffocato l’uomo che
stava preparandosi per un gita motociclistica, nella caduta l’uomo aveva perso
i sensi e il pomo era fuoriuscita spappolandosi contro il muro.
Rotolava rapidamente senza incontrare ostacoli, di tanto in tanto, solo
qualche piccola asperità del terreno, produceva un balzo più grintoso, quasi
volesse proseguire verso il cielo. Ma continuava imperterrito il suo tragitto
lineare strisciandosi lentamente, consumandosi, lasciando una scia di rosso
sangue, intensa e fluida. Accelerava sempre di più e la trasformazione rendeva
questo precipitare così dolce ed affascinante, alla fine incontrò una roccia e
si squartò facendo uscire tutto la sua massa in mille fibre e inondando del
porpureo colore la roccia.
L’arancio era sfuggito al bambino che, stava sul dorso della collina,
meravigliato rideva di questa scena così dinamica. Un attimo prima ferma sul
pavimento, l’arancio fu causa dell’involontaria morte della madre del pargolo,
caduta con uno scivolone che aveva procurato la partenza di questa
irrefrenabile fuga.
Pubblicato da riccardo cavallo
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giovedì 15 luglio 2010
per antonio carena,ultime parole,clic on the images to enlarge
Pubblicato da riccardo cavallo
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mercoledì 14 luglio 2010
Elementi dal digesto italiano bastino le parti nude a combinare altrimenti,deviare la traiettoria,mirate almen quant’io son bella, ripetere diventa un rito un’idea così buonissima e spaventata una dea come penetrati da e in meraviglie,confessando fotte costante ribaltamento fra la durata e l’accento per cui i valori lunghi si insediano nelle parti deboli tanta lotta terrena non è che illusione,la terra come superficie immaginaria.oscurare la propria luce così da camminare tranquilli.rota amoris,visio mirabilis, exlibris zhuangzi,istruzioni per allegrie al tempo di ogni dolce cosa
Pubblicato da riccardo cavallo
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prorsus vs versus
Farò un versus d puro niente,né su di me né su altra fu dormendo che l’inventai ad abbracciarla anch'essa la voce là dentro di te e anche dentro quale amore traboccasse birrra d'oro dai calici del lied di schubert nel mutarsi di sestina in palinsesto in quel che ne siano il sogno la morte tutt'altro una mappa solum nella sua mente,di un mondo dove avrebbe potuto fuggire una terra per le immagini- poiché la poesia, è volersi liberare dai vincoli del concetto e dei fantasmi è: farò un versus di puro niente, carmina vel coelo possunt deducere lunam né su di me né su altra gente,né d’altro mai, la scrittura ha bisogno d’incontrare ciò che combatte, non in un’idea, nella vita che s’insinua nelle esperienze più intime-sirventese dei vestitini a occhi antipunti di riferimento:per ogni segno una cecità -tanta lotta terrena non è che illusione,la terra come superficie immaginaria.oscurare la propria luce così da camminare tranquilli. Farò un versus di anzi a cavallo, fu dormendo,che l’inventai. Non so con che sorte son
martedì 13 luglio 2010
sabato 10 luglio 2010
roberto cavallera-
giugno analogo
risposte per verificare quale uso quale timore quale malinconia o qualcosa del genere quindi pensare all'estrinsecazione della polpa ora che si fa freddo e sera discusso come arrivare come e se. non riferito alle mappe solo qualche vapore, perché questo riferimento alla macchinetta del caffé da fare a chi chiedeva come e se arrivare ma prima andare. si utilizzeranno prestazioni di lavoro reali capo 1 b:
I sintesi del messaggio
processo meraviglioso della roba del mondo. così unrealiable?its
pensiero a chi cospira: la coppia per gestire mutazioni. gli istanti condivisi rivolti a chiudere la fine della casa è la porta
II vedere attraverso le icone
burocrazie di zarine arcipelaghe sono la mandria e la malattia sul fatto che inizia a farsi succhia via e muore è bella una mente fa delle evoluzioni
esiti bloccati da domini pingui cercatori esitanti di felicità unite a somme su come esitare a farne ancora sembrano qualcosa di meglio
III riavviare il sistema
apparentemente una cosa divertente lei e il libro a mano: «ho solo piume rosa
IV responsabilità gerarchica
si ha responsabilità gerarchica quando: hah il nome del file, il furto del mezzo più veloce, la versione, la prima frase prima di entrare, mandare il messaggio poi subito bussare, incompatibilità con la parte più triste, deciso di ignorare il ritardo non arrivando mai, lo sforzo comune del fronte popolare, blaterare usando utensili, garantire sicurezza, fare una cassa per le coperte e l'inverno, far vedere unghie dal colore spaziale
V ammirate élite
immaginate costruite in linea sequenze di caratteri: il processo, il processo figli miei perduti
VI
: lisp che ha trovato un sistema per essere paziente, ma no. circa più forte del mal che lo tiene, nel delirio mormora "savelines
alle sei la circonferenza del vulnus circonda le altre brandine di commiserazione, le braccia stesse si piegano chiedono di tutto ma in un inglese stentato
lentissimi chiedono d'esser salvati pure io, pure io
la colonnina del buffer dà sul più, una magia sembra varcare un dicembre innaturale (provato a rifare la paginazione l'imaging ma
VII manuale
proprietari di milioni di anni di luci accese a minuti. sparire in modo compatibile
VIII
pensare che le righe appaiano sul ventre storico. ulteriori osservazioni avvertono di stare attenti molta idiozia e acqua ridotta a qualcosa che si può sciogliere e far marcire
se non contemplato farne tre copie
IX
picco massimale della rassegnazione. sacro terrore forse domani non può non poteva non solo per il disco il parcheggio per non vedenti è necessario specificare il costo. posti vacanti. pulito il seguito dal meno. il terzo orecchio per fare un sì. aprono la finestra fanno un concerto di conchiglie hanno scoperto il mare. l'eroe locale accenna a un passo. dos
X
in basso rinvigoriti da progettazioni limato il primo pezzo tutti colti dal disordine del cranio si punta a poco. molto. ci sono risposte a mantenere la versione delle versioni. aversi in modo casuale. permute d'accettazione le stazioni del contatore non fanno che sprigionare difficoltà a leggere si va all'indice
modo standard raggiunto da tristi seguaci di letture private. non si sa cosa s'immagina non si sa ma non si prova e la sparizione è naturale confermato che si trattava d'una parvenza sui bisogni della lingua
XI
senza un grande ricordo si finisce meglio
Pubblicato da riccardo cavallo
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venerdì 9 luglio 2010
editing primo di cut-up agency apocrifa
venian, come traverso gorgogliante miele, spinte da Amore.
e tali: - mentre Hermes su l’ali sue posava,
come falco che giù s’inchina pria di ghermire la sua preda.
voglio nel sonetto pastorale lear disse: 'Quello che pensi è sì e no un abbozzo di pensieri- sessuali senza in realtà poterli provare attutì le mie sensazioni fisiche-ultimi istanti... nient'altro. La nostra storia non è che un' aggregato di ultimi istanti. a è rivolta soprattutto all'esterno, verso il mondo, perche è nel corpoche si segnano i divieti, le regole del comportamento, i limiti; ed è il corpo a trasgredirli, facendosi oggetto e ricettacolo dei tabù. L' esplorazione letteraria e fisica della sessualità diviene dunque esperimento, percorsodi conoscenza, per evolversi in ulteriore e piu drammatico tragitto, ultimo limite della corporeità, nella comprensione della malattia e della morte. della scrittura che interpreta l'opera d'arte, la morte e il suo linguaggio, il linguaggio del corpo. Contro ogni pretesa di giudizio assoluto e immutabile, contro l'antitesi cartesiana di mente e corpo, che nega il secondo a vantaggio dell'assolutismo razionalista pensiero, Acker insegue un linguaggio averne la percezione esatta. Lo rifaremo da capo così che. Diminuendo, il mio abbandono mi fece provare interesse sessuale più diffuso o meno concentrato.
."Volmar: disse: 'Quello che pensi è sì e no un abbozzo di pensieroPubblicato da riccardo cavallo
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mercoledì 7 luglio 2010
cut-up agency
carmina vel coelo possunt deducere lunam,quali ombre,che fantasmi,quali carni e che pelli si trasfigurassero nel controluce azzurrato ed in cilestrine trasparenze,un succedersi di domande l'amore è felicità di parlare,nel dileguarsi di una scrittura nell' hinterland fra il fisico ed il mentale quali si distendessero e rotolassero troie nella più irraggiungibile delle zone poi ancora più in là e più in dentro dove è la luce a reiterare le figure fosse quasi il fiammeggiare di una pelle la corona delle montagne remota per vetrate e inferriate lo sguardo solo ad abbracciarla anch'essa la voce là dentro di te e anche dentro quale amore traboccasse birrra d'oro dai calici del lied di schubert nel mutarsi di sestina in palinsesto in quel che ne siano il sogno la morte tutt'altro una mappa solum nella sua mente,di un mondo dove avrebbe potuto fuggire una terra per le immagini- poiché la poesia, è volersi liberare dai vincoli del concetto e dei fantasmi,se necessarioella si scrive da sè,si tuit lo plor,se tace il pianto e cessano pavide trepidazioni allor s'odono i sonagli della fatina,gatti che sono miracoli e telefoni,exlibris zhuangzi,il secondo di numerosi.tornare subito,infinitamente le dico vieni ed infinitamente ella viene,fra il nero ed il verde ne schizza fuori luce del tamilnadu un biancore indefinibile null'altro che il favore delle tenebre alla frontiera di nulla così buonissima e spaventata-la dedicatoria è: La scrittura ha bisogno d’incontrare ciò che combatte, non in un’idea, in una semplice idea, come in filosofia, ma nella vita che s’insinua nelle esperienze più intime… ? sirventese dei vestitini a occhi di angelo e mani disabilitate al mondo,queste pagine di frasi che arrivano dopo il futuro,uno spiegone e che tu ci sei.Ogni scompiglio di memoria è un evento di scrittura. lo studio sistematico, per dare sempre più rigorosa coerenza alle norme delle evoluzioni fonetiche, nulla può dirci delle reali origini e degli sviluppi delle voci antiche Vi sono parole fatte fluitare dalle onde di secoli remoti; giungono intatte sino a noi, ma non si possono accogliere solo col suono delle loro sillabe, occorre auscultarle acutamente per sentirvi dentro il loro segreto, come in una conchiglia si ascolta l'eco di oceani abissali. una mappa-cartina post asia,portare addirittura alla città nascosta-antipunti di riferimento:per ogni segno una cecità -tanta lotta terrena non è che illusione,la terra come superficie immaginaria.oscurare la propria luce così da camminare tranquilli.
Pubblicato da riccardo cavallo
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lunedì 5 luglio 2010
sabato 3 luglio 2010
borderlines
Pubblicato da riccardo cavallo
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