bastato su scene così che meno vedi meno cedi o come si dice- vedi meno vedi il, cosa «ma dolere come di cui traspare sempre fare, vedere ... “ dritto di vetri di venti
prima discreti, in pezzi - non sperato proprio sempre. esperita un poco di letizia a si muove, mosso, proseguito con un inizio di viso, dilagato, destra d’un arto, un inizio, un viso- senza un’idea senza un piano. sfilato da un “cerchio eccentrico di nati per traverso
ma quanto spesse queste -tentativo, accordo, ben eretto, fatto a nomi, a suoni, segni, in corni, vasi dai vuoti profondi non è non d'un desiderare con volte, con archi. stranezze di colpi «una terapia un dio sfuso
al saluto non una replica non un’intesa- cominciati a rendere conto, andati sentiti così a naso, dietro dormito -al resto malgrado il
«rifiuta il consenso no niente, ritiene ecco, rimasto dove va appena
doveva appena un improvviso come un improvviso appena, chiesto: «amente l'unico ainfilare uguale, torti in fumi, uguali
attorcigliavano dita in fumi. come detto
forza. creduti uguale, cominciato, la macchina, il il - perché universale quel cominciato la macchina, non trova erano presto -piccoli -troppo
superato, uno, una poi, quindi aveva le varie un gesto un nome, che senza se senza ma detto così dando un tono
«pregata al rosario al rincuorarsi molto al nostro buo
questo stretto apparire sentiva qualche i ... altro impresentabile, più
« qual'era la giusta, la reazione, svolto erettile
cosa già loro - - a sapere: non avuto che tremare “a larghe strame, brucato tremato molto liberato molto. creduti sentiti sempre: ultimo -piccolo piccolo risposto - «in faccia spiarli ascoltarli contarli
stati ore, gli anni le facce contate sparse / spiegati per ore; anno- faccia
/a traverso infallita i nel / agitava agitava la manina tutt’e due/ si scusava per il freddo, che freddo, chiesto
detto mai più tutto loro - lasciato senza sforzo, niente, detto una testa, il resto, poi, le parti le altre che senza come tengono almeno detti dette da una uno a rinforzo a ritocco una parola «accusata disse al tempo al viso dolce
teste secondo un senso -come buono come su -
abiti di bocche, di fami, devono farsi, nettarsi di bruni di verbi “di’
lavorato a un cenno, un segno / stesso trattamento - lo stesso
avuti ovunque, un fiato, un conto
ricordato, era per far vedere. colpa di vedere luci, colpi, scoppi, caduti male, spaventati, sul cordolo, con gli altri bambini, mai svegliarsi, mai
misurati a fiati, a cause, effetti... loro, colpa loro, evidenti- già fatti
costati quanto, a quanti. ammirati, visti correre fermarsi
misurati precisi, gli orli i bordi, al volo, veloci, iniziati di cosa a, per cosa. fuochi d’episodi, piccole lotte di quando in quando, così si dice..
l’apparecchio a male, smesso in giorni, per anni, per ore
passato lo stesso, bastato, evidente- «gli dei, amorevolmente - passabili parlati come chiamati «ci voleva tempo e abbandono
si ha, è, sta -andato piacevole (mirati occhi
cosa o pure cosa e d'affetto e come ben comportati sopportati no
crani atletici dai padri estivi. tirati bene messi bene. cadono bene le maniche, le braghe dritte finite bene, le scarpe esatte, bel passo ma come, ma com’è
nel di più nel bello al più bello sfarsi ma bene e sussurrata la ora
poche righe più giù «sussurrava d’ uccidere il resto
“uno stato ch’avanzava quale l'aveva dato molto come del resto, terribilmente
conducendo un bisbiglio un soffio conducendo a/per
portati fiori e cose, mica capito “gli capitò d’osservarlo, i fiori un po’ giù
sopportata una lingua, qualcosa, qualcosa uscito. usciti. seguenti
gestito un profilo preferito. «è loro che e non avrebbero fatto meglio
venuti su facce su fotografie.. come cambiano come
abbondantissimi infrequenti. alternanti accesi all’ultimo. ingressi - ampi spazi
effettuati accessi, soprannominati parlati- sono di qui; siamo di qui
avuto un posto sicuro almeno. dormiti tanto. tanti
una volta al sicuro, almeno. poi scesi a rispondere a - dietro, dietro
già cominciato ancora tutto