
TESTO CRITICO DI RICCARDO CAVALLO 
SU “DESCRIZIONE DELLA MOLECOLA DI UNA ALLUCINAZIONE” 
DI D. COSIMO MUSSO 
Rapporto confidenziale su cosimo musso (descrizione della molecola 
di una allucinazione) 
(...) un codice miniato, un’iconostasi, un santuario, una fiaba, come 
d’altronde la vita stessa, più comunque dalla parte della rivelazione 
che non piuttosto del documento. Se la bellezza non è che il primo 
grado del tremendo, qui siamo ai gradi successivi, si chiamino pure 
stadi o fasi, in questo, e non solo in questo senso c’è tutta un’estetica 
da riscrivere, in chiave di seduzione e ancor più di destabilizzazione. 
Infatti il labirinto scritturale di cosimo musso altro non è che un 
addentrarsi, né è detto che ciò accada per gradi, dentro il sublime, ed 
insieme la dettagliata narrazione di tale addentrarsi. Sono 
considerazioni però rischiose, che possono deperire ad ermeneutica; 
meglio senz’altro seguire le indicazioni che il testo contiene, là dove 
la vita tutta si identifica con un passo e un respiro, e questi a loro 
volta con la potenza epifanica dello sguardo. 
ALLORA COSIMO MUSSO? 
Niente da dichiarare. 
RICCARDO CAVALLO PER COSIMO MUSSO ESTATE 1996.
 
 
 
 Post
Post
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
