ROBERTO CAVALLERA
DLZ(CATESSEN)
scendon nubi (dei destini guardiane) e nidi di bocche d’illecite palladi. enter guglielmo con federico, ne vogliono ma non è il momento: “perché ripetere le cose, riconfermare le proprie? sono venuti a visitare la struttura. ne vogliono ma fanno finta. tormentati da tanta familiarità da una lì davanti una pelle, una pelle.. la struttura è trasparente: un’immensa mancanza, un vertice, sembra, ma è una risposta tra mille che non hanno fine. improvvisi tocchi d’ardimento un po’ anche stanno dicendo ma più che altro prendendo. federico soffermandosi su alcuni dettagli. cose assai curiose. stanno inquieti, avviano motori. un personaggio se ne va, un altro scende in strada, così va all’infinito, ma non verso l’alto, a sminuire, tanto per fare, dice: “una persona, una al massimo, non c’è un minimo
(imago:K.O.B)
venerdì 15 maggio 2009
roberto cavallera-dlz(catessen)
Pubblicato da riccardo cavallo
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