martedì 13 gennaio 2009

piccoli trattati dei nichilismi - frame





niente assurdo dell’uno, il niente assurdo degli altri dall’uno, il tutto degli intelligibili, delle forme delle copie, delle materie, il tutto dei fenomeni esemplari idest archetipi, il tutto dei simulacri e delle copie, in sperimentazioni aporetiche delle funzioni del silenzio, nel commento di damascio al parmenide, quando avvolge la totalità è limite, avvolta essa è infinita, ciò che in essa vi è di infinito è il sempre, dei principi primi xlv, europa ovunque lo stesso senso di ozio indefinito come altrove lo è il lavoro, un riferimento anche alla presunta crisi del romanzo, a cose scomparse da un pezzo, il romanzo, la crisi-affare piuttosto di cariti, chimere, ninfe, unicorni-anaximander, le cose fuori da cui..., comunque fuori... sarà occorso l’avervi fatto ritorno... quale messaggio la lettura heideggeriana, viziata da causalismi scolastici, le cose da cui - separati che cercano di congiungersi, così Artaud lesse tragicommedie sessuali di un cosiddetto stare in un cosiddetto mondo