domenica 18 marzo 2012

Confondere poesia ugualmente importante con echi



sia pure un pezzo, la data vecchia dell'ultimo 110. lo strumentario nel cassetto le scagliette si frammentano e sapere di queste che maturano ma non crescono. la fortuna dei carmi 46. disadornandosi sul divano 15. Fine del moto. 39. la figura del martire saggiamente improvvisa, scelta la bibita rossa. paga guaendo. privato dell'impallidire sulle note i vezzi dei paltò la folla s'indigna. quaggiù vampe di fate. fanno un altro pezzo di portici. poi un altro ancora. non decidendosi. si combatte combattono raddoppiando fluiscono strofinandosi il muso. i visi dei tizi dalle lunghezze imperiali del vigile poeta, dirige e dirime poche sciocchezze, tira a caso tira un mazzo (il tempo che faceva, poi) 27. a foggia di mentina, debolissimo. il frullo delle monadi, la scioglievolezza, l'incanto pubblicitario dura un niente. consuma a gocce. 73. virtù e quant'altro. turbati vogliono scoprire il rialzo sollevano perturbati le volte il sogno che si disfa e non biascica ha un suo svanire dignitoso. 21. già beato. 52. sfaticherà, appunto, nel mezzo. sfugge a lampi, a guazzi, con tutta una cerimonia d'incisioni. 16. fugge. 82. consultazioni barocche sulle spirali. e quale smacco, gli getta una coperta obbediscimi fino a quando ci sarà così poco da fare. stravede piluccando sui misfatti del pranzo. occhei, pareggio