Giorni particolari impongono
Sia qui che anche là dei silenzi
È può darsi dell’immobilità
che si tratti al di sotto
pure della nube di stornelli
fra i movimenti spaziati
Spostamenti dell’uomo per sedersi
non si muove più oppure
camminare né più lo si vede
scomparso nei boschi cedui
e lo spiegazzamento del suo abito per i rovi
Oppure ancora un comitiva in fuga
mette piede a terra e s’inabissa
a motori spenti
Rimane il tracciato della mosca
e l’intacitabile abbaiare dei cani
il tempo dell’oliva divenuta nera
e i colpi di fucile sporadici
metallici
Nello spostamento che opero
e nel gruppo d’uomini che incrocio
uno m’ha riconosciuto e saluta
alza viso e braccia
Io so che si guarda filare l’auto
e che si ritorna al gruppo
-forse si nomina che si ha salutato
Ritornato io mi restituisco anch’io
al silenzio
al silenzio della carta
al silenzio delle pagine
ai silenzi interrotti
Movimenti d’ali
Aeronavi curiose del cielo blu
Portiera che sbatte raggiungere una convivialità
Ciascuno è l’esempio del silenzio
Oggi l’autunno nella
foglia che cade la
resistenza dei fiori il pensiero da
qua a laggiù a qui
a delle voci mute
ma udibili a dei visi assenti ma riconoscibili una pratica
li sa chiamare curiosa tenerezza
di una giornata color di fuoco
Un martello talvolta
ve ne è un’ora possibile
in un tale giorno di silenzio ed il
2003-2004 (tr. it. Riccardo Cavallo)