Spinoza ci rivela una cosa molto semplice: la tristezza non rende mai intelligente. "Essere tristi" significa "essere fottuti". Per questo i potenti hanno bisogno della tristezza degli assoggettati. Cultura e intelligenza non hanno mai tratto giovamento dall'angoscia. Finché avrete affetti tristi, state subendo l'azione di corpi o anime che non convengono con voi. Mai la tristezza procurerà nozioni comuni: ossia l'idea di qualcosa che accomuna due corpi o due anime. Sono parole piene di saggezza, quelle di Spinoza. La morte è la cosa più immonda. Spinoza si oppone alla tradizione che identifica la filosofia con la meditazione sulla morte. La morte è sempre un pessimo incontro. La sua opinione al contrario è che la filosofia è meditazione sulla vita.
mercoledì 9 novembre 2011
conversazione in cui deleuze parla di spinoza
Pubblicato da riccardo cavallo
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