di contro alla "presunta infinità dell'assenza di speranza"(Benjamin,trauerspiel) ed alla disperazione strettamente consociatavi le pragmatiche molteplici della confutazione e della revoca,esercitate tutte insieme,o fosse pure una alla volta-basterebbe così.Nè si tratta di arabeschi intellettuali così come comportato ed imposto da qualunque riduzionismo sedicente logico(il realismo:una delle cinquantasei forme di decorazione;la finitezza:una congettura)
domenica 6 giugno 2010
conversazione intorno alle prospezioni malinconiche ed alla tristezza del pensiero
Pubblicato da riccardo cavallo
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